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Caso internazionale di custodia minorile: un approccio legale esaustivo
Presentazione delle vertenze internazionali sulla custodia minorile
Nel diritto di famiglia, i casi internazionali di custodia minorile presentano problematiche uniche nel loro genere. Comprendono spesso quadri legali complessi, che si espandono a giurisdizioni differenti e necessitano quindi della comprensione delle sfumature delle leggi e convenzioni internazionali. Il seguente caso di studio è un esempio della nostra competenza nel gestire tali questioni intricate, e riguarda un caso che ha coinvolto il Regno Unito e la Polonia.
Background del caso: un dilemma transfrontaliero
La nostra cliente, madre di una bambina, si trovava dinanzi a una questione legale complessa. Dopo la separazione, si era recata in Polonia con la figlia, inizialmente con l’autorizzazione del tribunale britannico. Tuttavia, la situazione è peggiorata quando la figlia le ha confidato di aver subito abusi sessuali dal padre e dal nonno paterno. Di conseguenza, la madre ha deciso di non fare ritorno nel Regno Unito, dando priorità alla sicurezza della figlia.
Avvio dei procedimenti legali
Le complessità legali insorsero quando il padre richiese il ritorno della figlia nel Regno Unito, dando via ai procedimenti ai sensi della Convezione de L’Aia in Polonia. La sua istanza fu rigettata dal tribunale polacco, ai sensi dell’Articolo 13(b) della Convenzione. Tuttavia, egli presentò appello, anche se il tribunale polacco confermò la decisione iniziale (e anche potenzialmente basandosi sull’Articolo 20 della Convenzione de L’Aia). Contemporaneamente, il padre presentò un’istanza presso la High Court britannica ai sensi dell’Articolo 11 del Regolamento Bruxelles II bis, chiedendo l’emissione di un’ordinanza di rientro. Nonostante la High Court britannica emise un’ordinanza di rientro nel luglio del 2019, il padre non procedette con il richiedere la sua applicazione fino all’inizio del 2022.
La nostra strategia legale e le azioni
- Domanda di annullamento delle ordinanze di rientro britannica: quando la madre si affidò a noi per il suo caso, la minore era in affido al tribunale e le ordinanze di rientro erano state emesse nel 2017 e nel 2019. Ci siamo concentrati sull’annullamento delle ordinanze della High Court britannica circa il rientro della minore nel Regno Unito. La nostra tesi si incentrava sul benessere della minore, date le grave accuse di abusi sessuali, oltre che sulle circostanze differenti, in quanto le ordinanze erano state emesse 3 e 5 anni prima.
- Presa in esame delle condizioni psicologiche della minore: la minore, che all’epoca aveva circa 13 anni, era fortemente contraria a tornare nel Regno Unito e aveva persino espresso minacce di autolesionismo. Abbiamo evidenziato questi aspetti per enfatizzare l’impatto psicologico di un potenziale rientro della minore.
- Navigare nei due sistemi legali: abbiamo preso in esame le sfide poste dai procedimenti in atto contemporaneamente in Polonia e nel Regno Unito, assicurandoci che le complessità legali di ciascuna giurisdizione venissero prese adeguatamente in considerazione.
Sviluppi legali e sfide
- Annullamento delle ordinanze emesse dal tribunale britannico: abbiamo presentato con successo la tesi sull’annullamento delle ordinanze di rientro emesse dal tribunale britannico nel 2017 e 2019, un riconoscimento raro ai sensi dell’Articolo 11 dei Regolamenti Bruxelles IIA.
- Questioni giurisdizionali: dati i procedimenti penali allora in corso nei confronti del padre e del nonno, i tribunali polacchi rimossero i diritti genitoriali del padre e vietarono i contatti con la minore. La nostra tesi era che i tribunali polacchi fossero il foro appropriato per il caso, data la residenza ufficiale della minore e i procedimenti legali in corso in Polonia.
Esito e risoluzione
- Decisione sulla giurisdizione finale: in seguito a intesi procedimenti legali, la High Court britannica concordò il trasferimento della giurisdizione ai tribunali polacchi. La decisione era in linea con la nostra tesi che tali tribunali fossero più idonei a gestire il caso.
- Garanzia del benessere della minore: alla minore fu infine consentito di restare in Polonia con la madre, senza alcun obbligo di fare rientro nel Regno Unito, né di mantenere i contatti con la famiglia del padre. La decisione tenette conto delle gravi accuse di abusi e delle paure espresse della minore.
Conclusioni: competenze nel diritto di famiglia internazionale
Questo caso enfatizza l’importanza di un intervento legale esperto nelle vertenze internazionali sulla custodia di minori. L’approccio strategico del nostro studio, fondato su una profonda conoscenza dei quadri legali internazionali, si è dimostrato cruciale nel garantire un esito favorevole per la nostra cliente. Il caso evidenzia la complessità di tali vertenze e la necessità di mettere in primo piano il benessere dei minori. Il nostro successo in questo caso è prova del nostro impegno a fornire supporto legale esaustivo, garantendo la protezione e i migliori interessi dei minori nei contenziosi sulla custodia internazionali.
Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.