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Divorzio in Inghilterra v Divorzio in Italia: differenze e similitudini
Quando una coppia, o uno dei coniugi, si rende conto che il matrimonio è finito, si trova di fronte innumerevoli quesiti sui passi da compiere per affrontare la fine della relazione e andare avanti.
La rottura non è mai facile, a prescindere dalle circostanze. Riguarda non solo i propri sentimenti, ma anche aspetti pratici della vita quotidiana, ad esempio dove vivere, come dividere i beni e come far fronte senza l’aiuto o il sostegno finanziario dell’altro ai propri bisogni. Le cose diventano ancora più difficili quando ci sono dei bambini e la coppia deve cercare di trovare il modo di andare oltre i propri sentimenti e cooperare nell`interesse dei propri figli.
Se tu o il tuo coniuge (o entrambi) siete italiani ma vivete in Inghilterra o in Galles da 6 o 12 mesi, potete chiedere il divorzio utilizzando la giurisdizione inglese.
Ma quali sono le differenze tra chiedere un “divorzio inglese” e un “divorzio italiano”?
La differenza più importante è sicuramente che mentre in Italia per ottenere il divorzio occorre essere legalmente separati da 6 mesi (in caso di separazione consensuale e senza figli minorenni) o 12 mesi (in caso di separazione giudiziale, o in presenza di figli minori), in Inghilterra è possibile chiedere direttamente il divorzio.
Un’altra differenza fondamentale è che mentre in Italia le procedure di divorzio (consensuali o giudiziarie) includono tutti gli aspetti della rottura del matrimonio, vale a dire lo scioglimento del vincolo coniugale, gli aspetti economici e le questioni relative ai figli, in Inghilterra queste procedure sono separate.
Per essere più chiari, in Italia la sentenza che pronuncia il “divorzio” comprende, oltre la dichiarazione di scioglimento del vincolo coniugale, anche l’eventuale mantenimento del coniuge e/o dei figli, il provvedimento relativo alla casa coniugale, nonché tutte le disposizioni relative ai figli.
In Inghilterra invece, la richiesta di divorzio non riguarderà anche gli aspetti economici, ovvero quelli inerenti l’affidamento e la gestione dei figli, ma porterà solo a un provvedimento provvisorio (conditional order) prima e successivamente a un provvedimento definitivo (final order), che dichiara unicamente lo scioglimento del vincolo coniugale. Le questioni finanziarie e quelle relative ai minori devono essere trattate separatamente.
Anche se la procedura può sembrare più lunga, in realtà non è così, perché attualmente in Inghilterra i tempi della giustizia sono molto più rapidi che in Italia. Divorzio, procedimento inerente le questioni finanziarie e quello relativo ai figli (se necessario) possono essere avviati insieme. I tempi per ottenere il conditional order (il primo passo del divorzio) vanno dai 6 ai 7 mesi. Se tu e il tuo coniuge avete un accordo sugli aspetti economici, un “consent order” (un documento che indica i dettagli del vostro accordo) può essere depositato in tribunale ai fini della omologa ed ambo le questioni possono essere risolte entro lo stesso arco di tempo. Se non siete d’accordo, ed è necessario che sia il Tribunale a decidere in merito alla divisione del patrimonio, o qualsiasi questione riguardante i figli minori, i giudizi contenziosi si concludono generalmente in circa 12-18 mesi.
Sembrano due mondi diversi? Non è davvero così.
Il 6 aprile 2022 è entrato in vigore in Inghilterra e Galles il divorzio senza colpa. L’unico motivo per chiedere il divorzio è la “rottura irrimediabile del matrimonio”, il che significa che le parti possono ora chiedere il divorzio senza dover giustificare la fine del rapporto. Puoi chiedere il divorzio anche per il semplice motivo che vi siete allontanati emotivamente.
Non solo non è necessario specificare il motivo della rottura del matrimonio, ma è tecnicamente impossibile farlo. Il nuovo sistema ha eliminato ogni possibilità per i coniugi di incolparsi l’un l’altro del divorzio.
Da questo punto di vista, i due sistemi sono simili, in quanto la legge italiana consente di avvalersi della “colpa” dell’altro coniuge solo durante il procedimento di separazione (la c.d. richiesta di addebito), ma non esiste l’addebito del divorzio.
Evitare la possibilità di incolparsi l’un l’altro del divorzio, aiuta a ridurre il conflitto tra le parti, accelera il procedimento e crea maggiori possibilità di trovare un accordo negli altri aspetti da regolamentare (che si tratti di questioni economiche o relative ai figli).
Un’altra somiglianza è il fatto che, esattamente come in Italia, l’unico motivo per opporsi al divorzio (inteso come scioglimento del vincolo coniugale) è la giurisdizione.
Come spiegato in precedenza, la procedura di divorzio in Italia riguarda anche le questioni economiche e relative ai figli. Per tale motivo, quando il giudizio è contenzioso e riguarda questioni di non facile soluzione dovute ad un ingente patrimonio oppure ad una elevata conflittualità dei coniugi, le parti possono chiedere la emissione di una sentenza definitiva parziale che pronunci lo scioglimento del vincolo coniugale. Se richiesta, la sentenza definitiva parziale non può essere rifiutata dal Tribunale, e una volta emessa il divorzio è definitivo ed i coniugi possono risposarsi. Se stai affrontando la fine tuo matrimonio e stai pensando di avviare una procedura di divorzio, che sia nel Regno Unito o in Italia, IMD Solicitors è in grado di consigliarti sulla migliore via da intraprendere e sulla giurisdizione appropriata.
Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.