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Divorzio senza colpa in Inghilterra e nel Galles: Procedura di divorzio, tempi di attesa e spiegazione dei luoghi comuni più diffusi

Pubblicato da:
Data di pubblicazione: 29/08/2025
Divorzio senza colpa in Inghilterra e nel Galles: Procedura di divorzio, tempi di attesa e spiegazione dei luoghi comuni più diffusi

Introduzione

Dall’introduzione del divorzio senza colpa in Inghilterra e nel Galles ai sensi del Divorce, Dissolution and Separation Act 2020, il processo di divorzio ha subito una riforma significativa. L’eliminazione dell’obbligo di dimostrare la colpa attraverso motivi quali il comportamento irragionevole, l’adulterio, l’abbandono o la separazione prolungata, ha semplificato il quadro giuridico. Non è più richiesto ai ricorrenti di attribuirsi responsabilità e le coppie possono presentare una domanda di divorzio congiunta, se lo desiderano.

Tuttavia, mentre le riforme hanno ridotto il conflitto e reso il divorzio più accessibile, si è sviluppata una percezione errata comunemente condivisa. Molte persone ritengono erroneamente che l’eliminazione dell’obbligo di attribuire una colpa comporti automaticamente un’accelerazione del processo di divorzio. In realtà, i termini di attesa previsti dal tribunale rimangono una parte centrale della procedura di divorzio. Il presente case study analizza l’iter giuridico, evidenzia le questioni pratiche e chiarisce la situazione attuale al fine di assistere coloro che stanno valutando la possibilità di divorziare.

La Domanda di Divorzio e il Primo termine di attesa

Il processo inizia con la presentazione di una domanda di divorzio presentata individualmente o congiuntamente. Una volta emessa dal tribunale e notificata al convenuto, la legge richiede un termine minimo di 20 settimane prima che il ricorrente possa procedere ulteriormente. Questa fase è spesso definita come periodo di “riflessione” o “ripensamento”.

La ragione alla base di questo periodo di attesa è di fornire a entrambe le parti del tempo sufficiente a riflettere sulla decisione e di considerare la riconciliazione, se del caso. Il tribunale ha imposto l’obbligatorietà di questa fase, al fine di assicurare che i divorzi non siano affrettati senza un’adeguata riflessione.

Per i richiedenti è importante comprendere che questo periodo di 20 settimane non può essere abbreviato né derogato, anche quando entrambe le parti siano concordi sul fatto che il matrimonio si sia irreparabilmente interrotto. Questa misura di tutela è stata introdotta per proteggere entrambe le parti da decisioni affrettate e impulsive e riflette la serietà della cessazione legale del matrimonio.

Conditional Order: La seconda fase

Una volta trascorso il periodo di 20 settimane, il ricorrente può richiedere un conditional order, precedentemente noto come Decree Nisi. Questo provvedimento conferma che il tribunale è soddisfatto della fondatezza della domanda di divorzio e che il procedimento può proseguire alla fase successiva.

È importante precisa che il conditional order non determina autonomamente la fine del matrimonio. Fornisce invece un riconoscimento formale che la conclusione del divorzio può avvenire in un momento successivo. Il tribunale ha sostituito la terminologia obsoleta per semplificare il linguaggio utilizzato nei giudizi in ambito familiare, rendendo il processo più accessibile a chi non ha una formazione giuridica.

Il periodo di attesa di sei settimane e il Final Order

Successivamente all’emissione del conditional order, è previsto un ulteriore periodo di attesa obbligatorio di sei settimane prima che il richiedente possa presentare domanda per ottenere il final order, precedentemente noto come Decree Absolute. Solo una volta concesso il final order si verifica la cessazione legale del vincolo matrimoniale.

Questo secondo periodo di attesa è previsto per motivazioni simili al primo. Consente alle parti di riconsiderare la propria decisione e garantisce che la conclusione del procedimento non avvenga senza che le parti abbiano avuto il tempo necessario per una riflessione.

In pratica, una volta presentata la domanda per ottenere il final order, generalmente, i tribunali provvedono alla sua trattazione in tempi brevi. Molti professionisti, inclusi quelli di IMD Solicitors LLP, osservano che i final order sono di norma concessi entro 48 ore dalla domanda. Tuttavia, una volta emesso il final order, non è previsto alcun procedimento giuridico per revocare un divorzio una volta concluso. Il matrimonio è giuridicamente cessato e l’unica possibilità di riconciliazione sarebbe il nuovo matrimonio.

Tempistiche nella pratica

Considerati insieme, i due periodi di attesa comportano una durata minima di 26 settimane (circa 6 mesi ) per la conclusione del giudizio di divorzio. Sebbene il processo di presentazione della domanda sia di per sé più semplice, le tempistiche previste dalla legge comportano che il divorzio non è necessariamente più veloce rispetto a prima.

Possono verificarsi ulteriori ritardi nei casi in cui il convenuto non prenda parte al processo. Qualora il convenuto non confermi di aver ricevuto la notifica, potrebbero essere necessarie ulteriori misure quali istanze per notifica presunta, notifica a mezzo ufficiale giudiziario o modalità alternative di notifica. Ciascuna di tali misure comporta un incremento della durata complessiva e dei costi dei giudizi.

Indicazioni pratiche per i clienti

  • Attesa di un minimo di sei mesi – La procedura semplificata non elimina i periodi di attesa. I clienti devono prevedere almeno sei mesi e potenzialmente anche di più nel caso di insorgenza di complicazioni.
  • Considerare separatamente gli accordi patrimoniali – Durante l’iter della domanda di divorzio, le parti sono tenute a occuparsi anche degli accordi patrimoniali e gli accordi sui figli, se del caso. Tali questioni non si risolvono automaticamente durante il processo di divorzio e spesso richiedono una negoziazione separata o un  giudizio.
  • Risposta tempestiva – La collaborazione tra ricorrente e convenuto può evitare ritardi inutili. Le risposte tempestive garantiscono che il processo si svolga nei termini previsti dalla legge.
  • Implicazioni del final order – i clienti dovrebbero richiedere consulenza legale prima di richiedere un final order qualora non siano definiti gli accordi patrimoniali. Lo scioglimento del matrimonio può incidere sui diritti pensionistici, eredità e altri diritti e potrebbe essere consigliabile ritardare il final order fino a quando non sia stato raggiunto un accordo patrimoniale.

Conclusione

L’introduzione del divorzio senza colpa ha costituito un importante sviluppo nel diritto di famiglia con l’eliminazione di conflitti inutili dal giudizio. Tuttavia, i periodi di attesa restano una caratteristica centrale del processo, garantendo che il divorzio sia affrontato con ponderazione e responsabilità.

Noi di IMD Solicitors LLP, consigliamo ai clienti di affrontare il divorzio con una chiara comprensione dei requisiti di legge e delle implicazioni pratiche. Pur essendo il processo più lineare rispetto al passato, non è automaticamente più breve e resta fondamentale pianificare le questioni patrimoniali e relative ai figli.

Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.

Dettagli editore
Pubblicato da:

Oana Croitoriu - Avvocato

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