Avvocati esperti in Sottrazione Internazionale di Minori

Avvocati esperti in Sottrazione Internazionale di Minori

I nostri avvocati, con sede nel Regno Unito, specializzati in sottrazione internazionale di minori, possono fornirvi una eccellente consulenza e darvi  consigli mirati alla sottrazione internazionale che vi riguarda. I nostri uffici si trovano a Manchester, Londra e Birmingham. Chiama i nostri avvocati esperti oggi stesso al: 0330 159 5968 o chiedi di essere richiamato.

Capire la Sottrazione Internazionale di Minori

La sottrazione internazionale di minori si verifica quando un genitore o qualsiasi altra persona allontana un minore dal Paese di residenza abituale senza il consenso di tutti gli individui che esercitano la responsabilità genitoriale sul minore e/o senza un provvedimento autorizzativo del tribunale. Questo atto non solo viola i diritti del genitore rimasto nel Paese di origina, ma comporta potenziali danni e traumi emotivi ai bambini coinvolti. È fondamentale che i genitori chiedano tempestivamente una appropriata consulenza legale al fine prevenire la sottrazione di minori o garantire il ritorno del minore ove fosse già stato portato all’estero senza il necessario consenso.

Famiglie con Legami Internazionali

Le famiglie con legami in più di uno Stato spesso si trovano ad affrontare  problemi aggiuntivi nel caso di rottura della propria relazione. Comprensibilmente, a volte, un genitore può decidere di voler tornare nel proprio Paese natale e portare con sé il proprio figlio o i propri figli.

Tuttavia, è fondamentale sapere che senza il previo consenso dell’altro genitore o l’autorizzazione del tribunale, portare il bambino con sé potrebbe essere considerato sottrazione internazionale di minore. Questo atto è considerato un crimine ed ha pertanto conseguenze penali.

Accordi inerenti i figli dopo la separazione

Quando le coppie si separano, la maggior parte degli accordi sui figli possono essere risolti tra i genitori in modo pacifico. Tuttavia, in alcuni casi, il rapporto tra i genitori può essersi incrinato a tal punto che uno dei due si sente costretto a portare via il proprio figlio piuttosto che rischiare di perderlo.

Se volete evitare procedimenti relativi alla possibile sottrazione internazionale dei vostri figli e volete assicurarvi una adeguata consulenza al fine di essere certi di adottare le misure appropriate prima di recarvi all’estero con vostro figlio, come ad esempio ottenere un provvedimento del tribunale, contattateci oggi stesso per parlare con il nostro team di esperti. I nostri esperti Italiani nel Regno Unito, sono altamente qualificati ed hanno ottime recensioni con riferimento alle vicende inerenti famiglie e bambini.

Il nostro team con sede nel Regno Unito rappresenta anche i genitori che si sono trovati ad allontanarsi con i propri figli senza il necessario consenso.

Cosa potete fare per evitare che vostro figlio venga allontanato dall’Inghilterra o dal Galles senza il vostro consenso

Se vostro figlio sta per essere o è stato allontanato dall’Inghilterra o dal Galles senza il vostro consenso, è fondamentale intraprendere azioni immediate al fine di prevenire o risolvere senza ritardo i problemi relativi alla sottrazione internazionale di minori. Innanzitutto, contattate la polizia e fornite loro tutte le informazioni rilevanti su vostro tuo figlio, sulla persona che lo ha portato via e sulla sua potenziale ubicazione. Segnalate immediatamente l’accaduto all’Unità per sottrazione internazionale di minori dell’Ufficio per gli affari esteri, il Commonwealth e lo sviluppo (FCDO), che può fornirvi guida e supporto. Inoltre, chiedete una consulenza legale ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia ed esperto in casi di sottrazione internazionale di minori. Al vostro caso potrebbe applicarsi la Convenzione dell’Aja sulla sottrazione internazionale di minori, che fornisce un quadro di cooperazione tra gli Stati al fine di garantire il ritorno dei minori sottratti. Un’azione rapida e decisiva è essenziale per proteggere il benessere di vostro figlio e garantire il suo ritorno in modo sicuro secondo la legge britannica.

La Convenzione dell’Aja e la sottrazione internazionale di minori

La Convenzione dell’Aja è un trattato internazionale nato per proteggere i bambini dagli effetti dannosi della sottrazione internazionale, fornendo un quadro di normative finalizzate al loro immediato ritorno nel paese di residenza abituale. La Convenzione è stata ratificata da oltre 100 paesi, tra cui il Regno Unito e gli Stati Uniti, e fornisce un meccanismo chiaro per il rientro dei bambini sottratti dal loro paese d’origine.

Il nostro team di avvocati Italiani è esperto non solo della procedura prevista dalla Convenzione dell’Aia ma anche di altre leggi e regolamenti internazionali che regolano i casi di sottrazione di minori. Possiamo aiutarvi a prevenire la minaccia di sottrazione di un bambino, consigliarvi su quando un genitore può portare un bambino in un altro paese, oppure avviare le procedure della Convenzione dell’Aia per riportare un bambino nel proprio Stato. Possiamo rappresentarvi e difendervi anche nel caso una procedura ai sensi della Convenzione dell’Aia sia stata erroneamente introitata verso di voi, ed intraprendere azioni urgenti volte ad ottenere il rimpatrio di un bambino da un paese che non è parte della Convenzione dell’Aja.

Contatta oggi i nostri Avvocati Specializzati in Sottrazione Internazionale di Minori

Se state affrontando un problema inerente la sottrazione internazionale di minori, è essenziale richiedere una consulenza legale esperta il prima possibile. Per una consulenza professionale in materia di sottrazione di minori, Contatta oggi il nostro team specializzato di Avvocati Italiani  specializzati in Diritto di Famiglia. Chiamaci allo 0330 159 5968. I nostri uffici si trovano nel Regno Unito e precisamente a Manchester, Londra e Birmingham.


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Esempi di cause di cui ci siamo occupati:

F v F – Abbiamo rappresentato un marito tedesco in una complessa questione di rimedio finanziario. Ha deciso di affidare l'incarico a IMD Solicitors dopo aver perso la fiducia negli avvocati precedentemente incaricati e temendo che il procedimento non avesse un esito favorevole. I beni facenti parte dell’asse matrimoniale erano sparsi in tutto il mondo, alcuni dei quali situati nel Regno Unito (inclusa un'attività multimilionaria), a Gibilterra, in Spagna, a Dubai e in Polonia. Il valore complessivo delle attività superava i 24 milioni di sterline. Il marito era stato escluso dall’asse matrimoniale e dal controllo dell'impresa avviata dalla sua famiglia. Il caso ha portato alla nomina di numerosi esperti per valutazioni aziendali, relazioni sull'imposta sulle plusvalenze e pareri sull'esecuzione di ordini in giurisdizioni estere, nonchè la gestione di diverse richieste, comprese richieste di sequestro di beni, ingiunzioni, nonché problematiche relative alla condotta delle parti. Il risultato finale ha superato le aspettative del cliente.
L v L - Siamo stati incaricati da una madre in una complessa questione internazionale relativa ai minori. Le è stato imposto, dal Tribunale del Regno Unito, un ordine di rimpatrio della minore dalla Polonia. La madre  si era recata con la minore in Polonia ma, in esito alla richiesta non accolta di prolungare la sua permanenza nel Paese nell'agosto 2017, aveva deciso di non tornare nel Regno Unito in quanto la minore aveva denunciato abusi sessuali da parte di un membro della famiglia paterna e del padre. Nel settembre 2018, il tribunale polacco ha respinto la richiesta del padre di rimpatrio della minore presentata sulla base dell’articolo 13, lettera b), della Convenzione dell’Aia decisione impugnata dal padre. Nel marzo 2019, il padre ha presentato domanda all’Alta Corte del Regno Unito al fine di ottenere un ordine di rimpatrio della minore secondo la procedura di cui all’articolo 11, paragrafi da 6 a 8, del regolamento Bruxelles IIA. Nonostante la richiesta infruttuosa del padre della Convenzione dell'Aia in Polonia, il tribunale del Regno Unito ha ordinato il rimpatrio della minore. L’articolo 11 non lascia molta discrezionalità al tribunale del paese di rimpatrio. Dopo tutto ciò, la madre ha incaricato gli avvocati di IMD di presentare domanda per annullare le ordinanze del tribunale del Regno Unito relative all’ordine di rimpatrio. Anche a dispetto del fatto che la maggior parte delle richieste di evasione di tali ordini di solito falliscono, ci siamo riusciti. Stiamo attualmente aspettando una decisione da parte dei tribunali del Regno Unito su un'ulteriore richiesta di trasferimento della giurisdizione ai tribunali polacchi dove la madre risiede con la bambina.
G v P - Rappresentiamo una madre spagnola in merito a una richiesta urgente di Child Arrangements Order e Specific Issue Order nel Regno Unito al fine di richiedere il trasferimento del minore in Spagna. Ciò è avvenuto dopo il ritorno del bambino nel Regno Unito nell'ambito della procedura della Convezione dell'Aia, procedimento che aveva visto soccombere la madre in Spagna. La madre chiedeva un ordine sostitutivo di consenso per consentire il ricollocamento del minore in Spagna nonchè un ordine provvisorio urgente che le permettesse di avere contatti con il minore in attesa dell'esito finale del procedimento nel Regno Unito. IMD ha sostenuto con successo che, indipendentemente dal ritorno del bambino nel Regno Unito ai sensi della Convenzione dell’Aja, alla madre dovesse essere consentito un contatto con pernotto con il minore, in assenza di supervisione. Siamo stati felicissimi di poterle garantire il contatto con il bambino per Natale e lei ha detto che era il miglior regalo di Natale che avrebbe potuto desiderare. Si è in attesa dell'esito della domanda di trasferimento
S v V - Attualmente rappresentiamo un padre in un procedimento di Child Arrangements Order instaurato dalla madre in relazione alla variazione di un'ordinanza del Regno Unito emessa a fronte di numerosi altri procedimenti internazionali. Lui è un cittadino italiano che vive in Francia da 20 anni e la madre è di nazionalità lituana. Il bambino ha ora 11 anni e i procedimenti che lo riguardano sono stati pendenti in varie giurisdizioni per la maggior parte della vita del minore. A Monaco si sono svolte procedure di divorzio contenzioso, comprese disposizioni relative al minore. Sono stati coinvolti anche il tribunale e le autorità francesi e dal 2013 erano in corso diversi procedimenti tra le parti in Francia e a Monaco. Il divorzio delle parti è stato pronunciato a Monaco. Successivamente, nel dicembre 2020, la madre ha presentato una domanda per trasferirsi in Inghilterra con il bambino, e il trasferimento ha avuto luogo nel giugno 2021. Dopo il trasferimento, la madre ha presentato un ricorso relativo alla custodia del figlio, cercando di registrare una sentenza emessa a Monaco e richiedendo contestualmente la variazione delle modalità di contatto tra padre e figlio. Il padre chiede il ritorno del bambino a Monaco. A causa delle accuse reciproche delle parti e dei relativi elementi internazionali, diverse autorità e tribunali sono stati coinvolti nel caso, i servizi sociali sono stati coinvolti ed un tutore è stato incaricato di rappresentare il minore nei procedimenti del Regno Unito. Allo stato attuale il procedimento in Inghilterra è in corso e si attende l'esito delle relazioni professionali dei servizi sociali inerenti la famiglia
P v P - Abbiamo agito per conto del marito convenuto in un procedimento relativo alla divisione dell’asse familiare in esito al divorzio nel Regno Unito. Le parti avevano vari beni nel Regno Unito e in Romania costituiti principalmente da diverse proprietà, ma la moglie ha sollevato problemi di condotta a causa di un'attività del marito, sulla quale lei aveva perso il controllo, ed ha rivolto accuse di dissipazione dei beni familiari. Il valore dei beni esclusa l'attività era nell'ordine dei 3 milioni di sterline
K v K – Siamo incaricati da una moglie cittadina polacca, in un procedimento relativo alla divisione dei beni in esito al divorzio. La complessità della vicenda deriva principalmente da una disputa tra le parti su terreni in Polonia. Inizialmente il valore era controverso, ma consulente nominato in modo congiunto ha determinato che il valore si aggirasse intorno al mezzo milione di sterline. Si stima che il patrimonio totale in questo caso valga oltre 1 milione di sterline. Il terreno in Polonia è soggetto a contratto con terzi e viene affittato come parco fotovoltaico (solare). La divisione del terreno per ottenere una quota uguale dei beni è complessa a causa del contratto in essere e dei piani per l'utilizzo futuro del terreno. Attualmente le parti sono in attesa dell'udienza finale, ma si sta cercando di raggiungere una soluzione con l'aiuto della risoluzione alternativa delle controversie al fine di risparmiare denaro alle parti ed evitare ulteriori ritardi
R v O - Abbiamo agito pro bono e collaborato con uno studio legale in Polonia per garantire che la madre costaricana riacquistasse i contatti con suo figlio. L'unico figlio della cliente era stato rapito dal Regno Unito nel 2014. La madre ha avuto successo nel caso di rapimento ed il Tribunale della Famiglia del Regno Unito ha ordinato la restituzione del bambino. La sentenza è stata riconosciuta in Polonia ma sfortunatamente a causa di vari problemi con lo status di immigrazione della madre e dei ritardi del tribunale in Polonia, la sentenza non è mai stata eseguita. La madre stava affrontando l’allontanamento dal Regno Unito e la prospettiva di non rivedere mai più sua figlia. Abbiamo avuto una corrispondenza con vari tribunali polacchi che si occupano di questioni di rapimenti internazionali e abbiamo deciso che dovesse essere presentata una richiesta di contatto piuttosto che un procedimento per l'esecuzione della sentenza, poiché la madre non vedeva la bambina da circa 7 anni. Allo stesso tempo abbiamo assicurato la permanenza della madre nel Regno Unito. Ora riceviamo regolarmente foto dalla madre con sua figlia, poiché ha contatti diretti. Abbiamo contribuito ad ottenere un ordine da parte dei tribunali polacchi affinché la madre potesse vedere regolarmente la bambina di persona, mentre quando ci ha dato l’incarico si trovava di fronte alla prospettiva di non rivedere mai più sua figlia e di essere deportata in Costa Rica.

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