I nostri articoli

Perché non dovresti prenotare una vacanza prima di ottenere l’autorizzazione dell’altro genitore di tuo figlio

Pubblicato da:
Pubblicato in: Diritto di famiglia
Pubblicato in data: 23/05/2022

Con l’avvicinarsi dell’estate, potresti valutare l’idea di portare tuo figlio all’estero durante le vacanze. Tuttavia, la situazione è leggermente più complessa per i genitori separati o divorziati. Come genitore è naturale che desideri recarti in viaggio con i tuoi figli. Probabilmente hai dei parenti che vivono all’estero, o magari vuoi semplicemente andare in un altro Paese per prenderti una pausa. A prescindere dal motivo per cui desideri portare tuo figlio all’estero, potresti aver bisogno dell’autorizzazione espressa dell’altro genitore. In questo articolo, esamineremo il motivo per cui hai bisogno di tale autorizzazione, il modo migliore per ottenere l’autorizzazione per portare tuo figlio all’estero e cosa fare se l’altro genitore si rifiuta di concedere la sua autorizzazione.

Portare tuo figlio all’estero con un provvedimento del tribunale

Se sei in possesso di un provvedimento che dispone il collocamento del minore con te, potrai portare tuo figlio all’estero fino a un massimo di 28 giorni. Se il tribunale ha disposto l’affidamento condiviso, l’altro genitore può portare il figlio all’estero fino a un massimo di 28 giorni. Tuttavia, in alcuni casi il tribunale può prevedere dei divieti in un provvedimento di collocamento di un minore, anche con riferimento alle vacanze. È importante comprendere pienamente i termini del provvedimento di collocamento del minore in essere prima di portare quest’ultimo in vacanza.

Perché ho bisogno dell’autorizzazione per portare mio figlio in vacanza?

Siamo consapevoli che l’ottenimento dell’autorizzazione per portare il proprio figlio in vacanza può portare confusione e persino frustrazione, tuttavia, è importante. Chiunque abbia la responsabilità genitoriale può portare il figlio all’estero; tuttavia, deve ottenere l’autorizzazione espressa di chiunque altro sia investito di tale responsabilità. Il mancato ottenimento del consenso dell’altro genitore può integrare il reato di sottrazione di minore ai sensi della legge. Si tratta di un reato molto grave che è possibile evitare seguendo le corrette procedure prima di partire.

Miglior modo per ottenere l’autorizzazione a portare il figlio in vacanza

Se desideri portare tuo figlio in vacanza, ti consigliamo di affrontare la questione con l’altro genitore il prima possibile. È meglio non prenotare una vacanza prima di averne parlato con chiunque debba prestare il consenso, in quanto ciò potrebbe causare ulteriori tensioni. La comunicazione è importante e occorre essere disposti a parlare dei propri programmi con l’altro genitore e mantenerlo informato. L’altro genitore dovrebbe essere a conoscenza della destinazione, delle date, dell’organizzazione del viaggio, del luogo di pernottamento, degli altri soggetti che potrebbero venire con voi in vacanza e del modo in cui contattarvi in caso di emergenza.

Il consenso verbale è perfettamente valido; consigliamo tuttavia di ottenere sempre l’autorizzazione scritta o di documentare il consenso in qualche modo. Anche se pensi di essere sicuro del fatto che non ci saranno problemi, le autorità della maggior parte dei Paesi nutrono preoccupazioni in merito ai rischi della sottrazione dei minori. Potrebbero esserti poste delle domande all’arrivo o quando lasci il Regno Unito con i tuoi figli e per questo un consenso scritto eviterà eventuali questioni.

Nel consenso scritto dovranno essere inseriti i recapiti dell’altro genitore e i particolari del viaggio. Ti consigliamo anche di portare la dimostrazione della tua relazione con il minore, come il certificato di nascita, i documenti sull’adozione e, se il tuo nome è cambiato da allora, la dimostrazione delle ragioni della modifica.

Cosa fare se l’altro genitore si rifiuta di fornirti l’autorizzazione

Se non sei in grado di ottenere il consenso dell’altro genitore a portare tuo figlio in vacanza, puoi chiedere l’autorizzazione del tribunale. In generale, il tribunale ritiene le vacanze con i genitori un’esperienza positiva per i minori, e qualora non sussistano validi motivi per ritenere che la vacanza sia contraria al migliore interesse del minore, il tribunale generalmente concederà l’autorizzazione.

Un motivo comune per cui il tribunale potrebbe ritenere che la vacanza sia contraria al migliore interesse del minore è quando quest’ultimo non trascorre generalmente una quantità di tempo significativa con il genitore. Per esempio, se ha passato solo una notte per volta presso l’abitazione dell’altro genitore, una vacanza di due settimane non sarebbe in linea con il rapporto esistente e potrebbe risultare eccessiva per il minore.

Contatta IMD Solicitors – Avvocati esperti in diritto di famiglia internazionale

Presso IMD Solicitors, consigliamo sempre ai genitori di provare a trovare un accordo sui loro figli, anche quando si tratta di portarli all’estero in vacanza o in modo permanente. I nostri avvocati esperti del Regno Unito sono in grado di consigliarti le migliori soluzioni possibili per te e la tua famiglia. Chiamaci oggi stesso al numero 0330 159 5968 o compila il nostro modulo di richiesta di informazioni, e provvederemo a contattarti senza indugio.

Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.

Pubblicato da:

Iwona Durlak Senior Partner

Diritto di Famiglia – IMD Solicitors LLP

Chiama ora per discutere il tuo caso: 0330 159 5968
Richiedi una richiamata lun - ven: 9am -5:30pm

Premi e accreditamenti