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Diritto di famiglia oltre confine: un caso di protezione e perseveranza

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Pubblicato in: Diritto di famiglia, Divorzio, Uncategorised
Pubblicato in data: 15/04/2024

Introduzione

L’ambito del diritto di famiglia spesso si interseca con questioni di giurisdizione internazionale, sicurezza personale e benessere dei minori. Un recente caso trattato da IMD Solicitors LLP evidenzia queste sfide, a partire da un Prohibited Steps Order emesso inaudita altera parte, un background di abusi domestici avvenuti in più paesi ed il complesso processo volto alla tutela della salvaguardia del cliente e di suo figlio. Questo caso studio fornisce un approfondimento sui procedimenti giuridici, gli approcci strategici utilizzati e le implicazioni pratiche nel diritto di famiglia, soprattutto nei casi a spettro internazionale.

Panoramica del caso

La nostra cliente, che aveva sopportato un lungo matrimonio violento, è stata colta di sorpresa da un Prohibited Steps Order emesso nel 2014, e di cui è venuta a conoscenza anni dopo. Questa ordinanza si è trasformata in un significativo ostacolo impedendole di ottenere i documenti di viaggio per suo figlio. Proveniente da una cultura in cui i matrimoni combinati erano consueti, si è ritrovata in una trappola tesa da suo marito, che ha determinato che portato lei e suo figlio si trovassero intrappolati in Giordania perché ingannata dalla promessa di concessione del divorzio.

La situazione si è aggravata quando il marito è riuscito ad ottenere un Prohibited steps Order in UK e simultaneamente un divieto di viaggio in Giordania. Questa azione è successivamente culminata con il furto dei passaporti della nostra cliente e di suo figlio da parte del convenuto durante un viaggio a Dubai. Sebbene la cliente abbia potuto ottenere un nuovo passaporto, non ha potuto fare lo stesso per suo figlio, che era soggetto all’ordinanza del 2014 ottenuta ex parte dal padre. Ciò ha portato la cliente ed il figlio a rimanere bloccati a Dubai per settimane, impedendo al figlio di frequentare la scuola e rischiando di perdere il diritto a rimanervi.

Sfide e strategie legali

Il punto cruciale della nostra strategia legale prevedeva la contestazione del Prohibited Steps Order del 2014. La richiesta di revoca di tale ordinanza è stata preparata meticolosamente, evidenziando l’inconsapevolezza del provvedimento da parte della cliente unitamente al fondamento dello stesso basato sull’inganno e la manipolazione. Questa fase ha richiesto un’immersione profonda nella storia della cliente, sottolineando l’assenza di consenso e conoscenza, nonché il significativo cambiamento delle circostanze negli ultimi 10 anni, mettendo così in discussione la validità e la rilevanza di tale ordinanza al tempo corrente.

Allo stesso tempo, la pressante questione degli abusi e delle molestie in corso da parte dell’ex marito richiedeva un’azione immediata. La nostra richiesta volta ad ottenere una ingiunzione protettiva è stata presentata strategicamente senza preavviso all’ex marito al fine di prevenire ulteriori danni ed eludere potenziali interferenze con il procedimento giudiziario. Questo passo è stato sostenuto dall’imperativo di dimostrare un rischio imminente di danno, giustificando così l’urgenza e la necessità del provvedimento.

Approfondimenti e implicazioni

Il ruolo dei Provvedimenti Cautelari: l’efficacia di provvedimenti cautelari come strumenti per la tutela dei clienti e dei loro figli era evidente. Un non-molestation order è un meccanismo di protezione legale utilizzato principalmente nel contesto del diritto di famiglia per proteggere gli individui da molestie, violenza o minacce di violenza da parte di un partner, ex partner o membro della famiglia. Il provvedimento mira a garantire l’incolumità del richiedente (il ricorrente) vietando alla controparte (il convenuto) di assumere determinati comportamenti. Questi comportamenti possono includere qualsiasi forma di molestia, violenza fisica, intimidazione o contatto diretto o indiretto che possa danneggiare il richiedente o i suoi figli.

L’ordinanza viene emessa da un tribunale e può includere divieti specifici adattati alle circostanze concrete del caso specifico, come ad esempio il divieto posto al resistente di recarsi entro una certa distanza dall’abitazione o dal luogo di lavoro del richiedente o di stabilire qualsiasi forma di contatto con il richiedente. Se il resistente viola il provvedimento, commette un reato penale e può essere arrestato, accusato e potenzialmente condannato, con conseguenti multe, precedenti penali ed addirittura la reclusione.

Tuttavia, nel nostro caso le sfide consistevano nell’ottenere questi provvedimenti, in particolare inaudita altera parte, il che sottolineava la necessità di una solida base probatoria e di un’avvincente difesa legale.

Approccio incentrato sul cliente: questo caso ha sottolineato l’importanza di un approccio solidale ed empatico nei confronti dei clienti. Comprendere e affrontare lo stato emotivo e psicologico del cliente, insieme alle sue esigenze legali, erano fondamentali per affrontare adeguatamente le complessità del caso.

Conclusioni

L’esito positivo della richiesta di revoca del Prohibited Steps Order e la concessione del non-molestation order hanno segnato una tappa significativa nel percorso della nostra cliente verso la sicurezza e l’autonomia. Questo caso illustra l’intersezione critica del diritto di famiglia con le giurisdizioni internazionali, l’imperativa necessità di strategie legali globali e la comprensione dei diversi contesti culturali.

Per i professionisti del diritto di famiglia, questo caso costituisce un punto di riferimento cruciale per la gestione di casi con elementi internazionali, sottolineando l’importanza di un approccio olistico, informato e incentrato sul cliente. La competenza e l’impegno di IMD Solicitors LLP nel superare le molteplici sfide giuridiche hanno creato un precedente per la gestione di casi simili in futuro, garantendo che i clienti che affrontano questioni giuridiche transfrontaliere ricevano la protezione e la rappresentanza che meritano.

Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.

Pubblicato da:

Oana Preda Solicitor

Diritto di Famiglia – IMD Solicitors LLP

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