Il presente caso di studio esamina un caso recentemente concluso gestito da IMD Solicitors LLP, che riguarda una complessa e prolungata battaglia legale avente ad oggetto accordi su un minore e la protezione della cliente dalla violenza domestica. Oltre due anni di giudizio culminato in un provvedimento giudiziario definitivo che ha negato al padre qualsiasi contatto con la figlia. La decisione è stata dettata dalla persistente inosservanza del padre ai provvedimenti del giudice e il suo sospetto abuso del processo per continuare il suo comportamento abusivo nei confronti della madre, nostra cliente. Questo caso sottolinea l’impegno giudiziario per la salvaguardia delle vittime di violenza domestica e la priorità all’interesse superiore del minore.
Il caso riguardava una madre di un Paese europeo e un padre di un Paese sudamericano che hanno dato alla luce una figlia quando vivevano in Europa. Inizialmente il tribunale di un altro ordinamento europeo aveva stabilito un accordo per cui la minore avrebbe trascorso del tempo con entrambi i genitori. Tuttavia, dopo il trasferimento di entrambe le parti in Inghilterra il comportamento abusivo del padre nei confronti della madre si è aggravato. Tale situazione ha indotto la madre a richiedere tutela giuridica e una modifica degli accordi sulla figlia dinanzi ai tribunali inglesi.
Con la nostra guida la madre ha richiesto e ottenuto un’ordinanza restrittiva giudiziale di protezione contro la violenza domestica della durata pari a quella del giudizio avente ad oggetto la loro figlia. Con questo ha ottenuto pace, sicurezza e un momento di pausa dal comportamento del padre, che le ha consentito di concentrarsi sul giudizio avente ad oggetto la figlia, pronunce che venivano emesse separatamente. Ha richiesto che la figlia fosse affidata a lei in via esclusiva e che al padre fossero vietati i contatti fino al completamento, da parte di quest’ultimo, del programma di intervento sulla violenza domestica.
Il giudizio inglese avente ad oggetto la figlia è durato otre due anni e ha comportato udienze in molteplici direzioni. Nel corso di tale giudizio il padre si è reso costantemente inadempiente ai provvedimenti del giudice e non si è impegnato a avere contatti indiretti con la figlia, secondo quanto ingiunto dal giudice.
Nonostante il suo mancato impegno generale, il padre ha partecipato alla valutazione psicologica disposta dal giudice da sottoporre a esame. La valutazione era parte degli impegni del giudice nell’accertare la sua idoneità ad avere contatti con la figlia e a comprendere in modo più completo il rischio posto dallo stesso e il suo comportamento paranoide. Contestualmente il giudice aveva programmato un’udienza cognitiva per trattare le allegazioni di abuso della madre. Tuttavia, il mancato e persistente inadempimento del padre nel rispettare le disposizioni relative all’udienza cognitiva hanno reso impossibile l’effettivo svolgersi di tale udienza. Il giudice ha emesso numerosi moniti in merito alle implicazioni della sua mancata osservanza e i giudici si sono adoperati per assicurarsi del tempo per spiegare cosa era richiesto al padre in ciascuna udienza, e tutto è stato ignorato.
L’ultima udienza, che avrebbe dovuto qualificarsi come udienza pre-dibattimentale ma che alla fine si è conclusa come udienza definitiva, è stata molto importante. Il giudice ha concluso che il padre aveva avuto sufficienti possibilità di partecipare al giudizio e impegnarsi ad avere contatti indiretti con la cliente, ma ha scelto di non farlo. Il giudice ha espresso preoccupazione in merito al fatto che il padre stava utilizzando il sistema giuridico per continuare il suo abuso nei confronti della madre. Il giudice ha conseguentemente deciso che la prosecuzione del giudizio non era nel miglior interesse della figlia e pertanto è stato pronunciato un provvedimento definitivo con il divieto al padre di avere alcun contatto con la figlia.
Il presente caso esemplifica un approccio giudiziario pragmatico per garantire la sicurezza delle vittime di abusi e l’interesse superiore del minore. La decisione del giudice di porre fine al giudizio nonostante la difesa personale in giudizio del padre, ma alla luce della sua inosservanza reiterata, evidenzia numerosi aspetti fondamentali della normativa in materia di famiglia:
Il presente caso ha dimostrato il delicato bilanciamento che i tribunali inglesi specializzati in diritto di famiglia devono operare tra il preservare la correttezza processuale e la protezione delle parti vulnerabili. La nostra cliente ha accolto con favore l’esito che IMD Solicitors LLP le ha assicurato, per le nostre soluzioni pragmatiche e solide alle problematiche che ha affrontato e infine per le nostre argomentazioni per conto di quest’ultima che hanno garantito protezione per lei e per sua figlia.
Questo articolo è solo per informazione generale e non costituisce una consulenza legale o professionale. Si prega di notare che la legge potrebbe essere cambiata da quando questo articolo è stato pubblicato.